MARCHI ITALIANI E DELL’U.E., SOSPENSIONE E PROROGA TERMINI

Anche in questi giorni di emergenza sanitaria è consentito alle imprese di depositare regolarmente le domande di registrazione dei propri marchi, al fine di proteggere tempestivamente i rispettivi diritti di Proprietà Intellettuale.

Tuttavia, visto il particolare momento e le relative difficoltà lavorative che ne sono derivate, sia l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi per l’Italia, sia l’EUIPO, l’Ufficio competente per la registrazione del marchio dell’Unione europea, hanno adottato provvedimenti idonei ad evitare che in questo periodo possano scadere termini perentori relativi alle procedure di registrazione. 

Per i marchi italiani, il provvedimento dell’UIBM recepisce l’art. 103, comma 1, D.L. n. 18/2020 (cd. “cura Italia”), che ha previsto la sospensione, per il periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 15 aprile 2020, di tutti i termini relativi a procedimenti amministrativi, su istanza di parte o d’ufficio, pendenti alla data del 23 febbraio 2020 o iniziati successivamente a tale data. A partire dal 16/04/2020 i termini riprenderanno a decorrere per la parte residua.

Ai sensi dell’art. 103, comma 2, del suddetto D.L., inoltre, i titoli di proprietà industriale in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile conserveranno la loro validità fino al 15 giugno 2020. A partire dal 16/04/2020, i titolari dei marchi in scadenza nel periodo di sospensione dovranno attivarsi nelle consuete forme per conseguirne rinnovo.

Per i marchi dell’Unione europea, invece, tutti i termini in scadenza tra il 9/03/2020 ed il 30/04/2020 sono stati prorogati all’1/05/2020, ovvero al 4/05/2020, considerato che l’1/05/2020 è un giorno festivo.

A titolo di esempio, dunque, sono stati prorogati al 4/05/2020 i termini in scadenza tra il 9/03/2020 ed il 30/04/2020 per opporsi ad una domanda di registrazione, per rivendicare la priorità, per depositare una domanda di rinnovo, per depositare le controdeduzioni avverso una proposta di rifiuto, ecc.

Resta comunque ferma la facoltà per le parti di avvalersi dei termini ordinari già stabiliti per il compimento delle attività in scadenza.