Registra il marchio e difendi la tua azienda dalla contraffazione
La contraffazione (produzione di un prodotto falso al fine di scambiarlo per originale) è una diffusa manifestazione di illegalità consistente nell’immettere sul mercato dei prodotti falsi, ovvero dei prodotti che non provengono dal reale produttore titolare del marchio abusivamente utilizzato nel mercato del falso.
Sarà sufficiente fare una qualsiasi ricerca in internet o su qualsiasi giornale per leggere notizie del tipo: “La Guardia di Finanza sequestra prodotti contraffatti ”. Dai dati resi pubblici dall’autorità addirittura si è passati da 34 milioni di beni contraffatti nel 2003 a 130 milioni nel 2013.
Il mercato del falso negli ultimi anni, anche a causa della globalizzazione del mercato, si è esteso ormai a qualsiasi prodotto di largo consumo ed è gestito per lo più da un’industria criminale che arreca gravi danni sia in ambito sociale che economico per tutti.
La contraffazione, infatti, ha gravi ripercussioni su tutti, andando a danneggiare:
- I CONSUMATORI siano essi un buona o cattiva fede. Il consumatore in buona fede subisce la confusione tra il prodotto originale ed il prodotto contraffatto e può inconsapevolmente cadere nell’errore di acquistare un prodotto falso con la convinzione che si tratti di un prodotto creato e commercializzato dall’azienda titolare del marchio che invece non avrà nulla a che vedere con il prodotto acquistato. Il consumatore in mala fede pur essendo consapevole di acquistare un prodotto diverso dall’originale, probabilmente perché a basso costo, si espone, spesso inconsapevolmente, al pericolo di prodotti addirittura pericolosi per la salute (si pensi alla contraffazione di beni alimentari o di prodotti cosmetici o di giochi per bambini – settori in cui la contraffazione è particolarmente attiva).
- L’IMPRESA titolare del marchio contraffatto. L’impresa “originale”, ovvero l’impresa detentrice dei titoli di proprietà industriale (marchio, brevetto, ecc.) è danneggiata due volte, da un lato subisce un danno economico a causa dei mancati guadagni derivanti dalla sottrazione di quella clientela che è portata ad acquistare il prodotto “falso”; dall’altro subisce un danno all’immagine, in quanto vengono immessi nel mercato dei prodotti falsi, che evidentemente non possederanno le stesse caratteristiche e qualità degli originali, e che il consumatore potrebbe erroneamente abbinare all’azienda titolare del marchio illegittimamente riprodotto.
- Lo STATO e quindi noi tutti. Stando alle cifre diffuse da fonti ufficiali e da organismi di ricerca (CENSIS) il giro d’affari dell’industria del falso ammonta in Italia a circa 7 milioni di Euro, con la conseguenza di un mancato gettito per l’erario di circa 5 miliardi di Euro, pari all’1,74% del totale delle entrate tributarie.
Per difendersi da questo fenomeno oggi le aziende che hanno registrato i propri titoli di proprietà industriale (marchi, brevetti, ecc.) possono contare sull’importante aiuto del S.I.A.C. – Sistema Informativo Anti-Contraffazione – una piattaforma telematica, affidata dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza, attraverso la quale i titolari delle privative industriali ed intellettuali possono collaborare attivamente all’azione di prevenzione e di contrasto mediante l’invio di elementi informativi sui propri prodotti colpiti da condotte di contraffazione.
Naturalmente, è superfluo sottolineare che affinché la Guardia di Finanzia possa tutelare il marchio di un’impresa è necessario che lo stesso sia stato regolarmente registrato.