REGISTRAZIONE DEL MARCHIO INTERNAZIONALE
La domanda di registrazione del marchio internazionale costituisce un valido strumento per ottenere la registrazione del marchio in Paesi esteri e, in particolare, nei Paesi extra-U.e..
Chiariamo subito che con la registrazione del “marchio internazionale” il richiedente non ottiene un marchio valido in tutti i Paesi del mondo (non esiste tale possibilità), ma ha la possibilità di ottenere contemporaneamente, e con un’unica domanda, la registrazione del marchio in vari Paesi di Suo interesse, senza dover depositare per ciascuno di essi una singola domanda di registrazione del marchio nazionale presso il rispettivo Ufficio della P.I..
Il sistema del “marchio internazionale” si basa sul cosiddetto Protocollo di Madrid, ovvero su un accordo a cui hanno aderito, attualmente, ben 122 tra gli Stati più importanti del mondo, che si sono riconosciuti reciprocamente il diritto di riconoscere nella propria giurisdizione l’efficacia di un marchio già registrato presso uno degli altri Paesi aderenti, fatti salvi i diritti anteriori dei terzi ed i requisiti di validità del marchio.
Sia l’Italia, sia l’Unione europea, hanno aderito al Protocollo di Madrid, per cui i cittadini o le imprese italiane che siano titolari di un marchio registrato o di una domanda depositata, in corso di registrazione, possono avvalersi della domanda di registrazione del marchio internazionale per estendere l’efficacia del loro marchio agli altri Paesi di loro interesse, aderenti al Protocollo di Madrid, che andranno individualmente designati nella domanda di registrazione.
Il vantaggio della domanda di registrazione del marchio internazionale consiste sia nel fatto che è consentito al richiedente, per esempio, di ottenere la registrazione del Suo marchio contemporaneamente in diversi Paesi (immaginiamo Paesi extra U.e. quali gli USA, il Canada, la Federazione Russa, la Cina, il Giappone, l’Australia; l’India; ecc.) con un’unica domanda, e senza la necessità di ricorrere ad una rappresentanza professionale sul luogo per ogni Paese di interesse.
Tale vantaggio si traduce anche in termini economici, burocratici e di gestione del marchio internazionale, che conserverà la sua unicità anche dopo la registrazione, per cui sarà sufficiente depositare un’unica domanda di rinnovo alla scadenza per tutti i Paesi designati, ovvero un’unica trascrizione nel caso di mutamento della titolarità, ecc., senza che sia necessario intervenire singolarmente per ogni singolo Paese.
Per quanto riguarda i costi, gli stessi vanno individuati, di volta in volta, in base ai Paesi designati, in quanto ciascuno di essi richiede tasse di deposito diverse. I costi fissi, invece, sono rappresentati dalle tasse di deposito richieste dal WIPO, che è l’Ufficio Internazionale della Proprietà Intellettuale con sede a Ginevra (903 CHF se il marchio è a colori; oppure 653 CHF se è in bianco e nero), e dall’Ufficio titolare della domanda di registrazione del marchio base (ad es. dall’UIBM per il marchio italiano o EUIPO per il marchio dell’U.e.), che ammontano a circa € 300.
Il titolare di un marchio internazionale, inoltre, può successivamente designare ulteriori Paesi ai quali estendere la registrazione del Suo marchio, qualora sorgessero nuove esigenze.